• Home
    • Identitatea româneaască din România
    • Identitatea românească din Anglia
    • Identitatea românească din America
  • Știri
    • Din România
    • Dall’Italia
    • Diverse
  • Integrare
    • Legislatie
    • Români căutând de lucru
    • Români în Anglia
    • Români în America și Canada
  • Opinii
  • Cultură
  • Istorie
  • Sport
  • Noi suntem români
    • Povești de succes
    • Nichita Stănescu
    • Dan Puric
  • Evenimente
  • Video
    • Documentare
    • România te iubesc
    • No comment
  • Home
    • Identitatea româneaască din România
    • Identitatea românească din Anglia
    • Identitatea românească din America
  • Știri
    • Din România
    • Dall’Italia
    • Diverse
  • Integrare
    • Legislatie
    • Români căutând de lucru
    • Români în Anglia
    • Români în America și Canada
  • Opinii
  • Cultură
  • Istorie
  • Sport
  • Noi suntem români
    • Povești de succes
    • Nichita Stănescu
    • Dan Puric
  • Evenimente
  • Video
    • Documentare
    • România te iubesc
    • No comment
Previous Next

La barista romena che ha ucciso il rapinatore: «E’ stata legittima difesa ma ora non vivo più»

«La mia vita si è fermata una settimana fa. Ho smesso di respirare quando mi sono vista puntare la pistola in faccia. Da allora non dormo e ho il terrore di uscire da casa». Per Alina Racu, la barista romena dell’Isola Sacra che ha ucciso con una coltellata il rapinatore, l’incubo non ha fine.

E’ la prima volta che parla. Il 13 febbraio ha accoltellato Manuel Musso, 29 anni. Il magistrato che indaga sulla vicenda e che l’ha formalmente accusata di omicidio volontario con l’attenuante della legittima difesa, non l’ha ancora interrogata. E forse anche per questo motivo la donna, assistita dall’avvocato Massimiliano Gabrielli, non riesce ancora a ricostruire nel dettaglio quei terribili istanti. E’ come se l’ossessione per il terribile epilogo abbia cancellato dalla sua mente i singoli fotogrammi. Capelli castani lunghi e raccolti, 38 anni, sguardo abbassato mentre si tormenta le mani grandi, da lavoratrice instancabile, Alina cerca di lasciarsi andare. Occhi gonfi e arrossati non solo dalle lacrime ma anche dallo strazio di notti senza sonno, prova a rispondere.

Cosa ricorda di quei momenti?
«Lui sparava, aveva in mano la pistola e io pensavo solo a bloccarlo. Io volevo difendermi, non volevo uccidere. Mi sembrava di vivere un incubo terribile, come se in quell’istante non fossi io. Ero disperata e non mi sono neanche accorta di essere riuscita ad afferrare il coltello e di averlo colpito».

Da 11 anni vive e lavora in Italia. Le era mai capitato prima di subire una rapina?
«No, non m’era mai successo e ho reagito istintivamente. In quel momento ho avuto un flash: ho pensato a mia figlia, a mio marito, ai sacrifici che abbiamo fatto per lavorare e vivere in una casa dignitosa».

Uccidere un uomo è un’esperienza drammatica. Cosa sente nella sua coscienza?
«Sono dispiaciuta per quel ragazzo ma anche a me il cuore si è fermato da quel momento. Mi ritorna sempre in mente quello che è successo e provo un dolore profondo. Da allora mi sono praticamente chiusa in casa, non sono tornata a lavorare, guardo mia figlia e scoppio a piangere. E ho tanta paura. Se devo uscire, mi guardo sempre intorno, il cuore mi scoppia se vedo una macchina che somiglia a quel Doblò o sento l’accelerazione di una moto».

Ripeterebbe ciò che ha fatto?
«Mi sono solo difesa, che dovevo fare?».

Rischia di essere processata per omicidio e a quest’ipotesi Fiumicino ha risposto generosamente: assicurandole la tutela legale, attivando le ronde contro la microcriminalità e persino inviandole lettere di solidarietà. Se lo aspettava?
«No, non mi aspettavo questa ondata di amicizia e sono commossa. Avrei fatto volentieri a meno di questa notorietà. Con mio marito siamo persone semplici e pensiamo solo a lavorare e ad essere onesti. Invece, adesso anche mia figlia sa quello che è successo».

Se ne andrà dall’Italia?
«No, non vogliamo tornare in Romania: ormai Fiumicino è la nostra casa, è qui che ci siamo creati un modo decente di vivere». L’avvocato Gabrielli ha annunciato che la strategia legale si baserà sulla legittima difesa in ambito domiciliare, riferendosi alla legge che elimina l’eccesso colposo e quindi la proporzionalità tra l’aggressione e l’entità della reazione.

Fonte: ilmattino.it

Share!
Tweet

Comments

comments

Identitatea Românească
Popular
Recent
Comments
  • Copilul NU a fost ucis de nici unul dintre cei șas ...

    septembrie 17, 2013

    Fost consilier al Papei Ioan Paul al II-lea: “nu l ...

    august 30, 2013

    Un carabinier i-a furat geanta romancei care ajuta ...

    septembrie 18, 2013

    Quando gli italiani emigravano in Romania…

    septembrie 19, 2013

    În ce domenii lucrează cei mai mulți români din It ...

    septembrie 20, 2013
  • Servicii de Repatriere decedați din Italia în Româ ...

    martie 10, 2017

    Cum să prepari cea mai bună tochitură moldoveneasc ...

    decembrie 18, 2016

    Cutremur în Italia. Bilanțul victimelor a fost rev ...

    august 25, 2016

    Viața de îngrijitoare

    aprilie 23, 2016

    Trebuie să vezi acest sat italian – este absolut u ...

    februarie 1, 2016
  • Avatar

    Sunt mai respectate si apreciate moldovencele si u ...

    10 martie 2014
    Avatar

    Marea majoritate a romanilor cand ajung in UE au i ...

    10 martie 2014
    Avatar

    Un hot cand intra in gradina vecinului ,se duce sa ...

    10 martie 2014
    Avatar

    Nu v-ati prins??? E o propaganda ANTI ROMANEASCA, ...

    10 martie 2014
    Avatar

    Italienii sunt o rasa plina de vicii,iar barbatii ...

    10 martie 2014

Categorii

  • CULTURA
  • DALL'ITALIA
  • Dan Puric
  • DIN ROMANIA
  • DIVERSE
  • Documentare
  • EVENIMENTE
  • INTEGRARE
  • Istorie
  • Legislatie
  • Nichita Stănescu
  • No comment
  • OPINII
  • POLITICA
  • POVESTI DE SUCCES
  • Români căutând de lucru
  • Români celebri
  • România te iubesc
  • SPORT
  • ȘTIRI
  • VIDEO
Copyright © identitatea.it. | Web Design & Social Media Marketing by Laurențiu Barbu
  • identitatea.ro
  • Publicitate
  • Termeni și condiții
  • Politica de confidențialitate